mercoledì 12 ottobre 2016

Nella testa dei campioni: stare insieme è bello, vincere è ancora meglio!


Matteo Licari - bomber e capitano del "Gruppo Fratres Tavarnelle Barberino", squadra che si è aggiudicata il titolo di campioni d'Italia calcio a 7 alle Finali Nazionali di Cesena del 3 settembre 2016. 

Lo staff di 24h ha intervistato Matteo per comprendere l'emozione che si prova ad alzare la coppa sul gradino più alto del podio. A Matteo abbiamo chiesto anche pareri in merito all'organizzazione dell'evento e siamo felici di riportare di seguito un resoconto positivo di questa esperienza unica e ricca di spunti per la crescita individuale e di squadra. 



1)Siete una squadra già assemblata che disputa qualche campionato o fate solo dei tornei estivi?
Siamo un gruppo di amici che fa soltanto tornei estivi, che sono l'occasione giusta per ritrovarsi e stare insieme.

2)Cosa avete pensato subito dopo aver vinto la finale? Che emozione ha prevalso sulle altre?
Beh, un'emozione indescrivibile perché sono situazioni che succedono soltanto una volta nella vita. Che emozione ha prevalso sulle altre?? Eh... io personalmente mi sono messo a piangere, sicché è un mix di emozioni tra il fatto di essere sorpresi al fatto che realizzi che tu sei il campione d'Italia.

3)Qual è la vostra opinione sull'evento in generale? Ha soddisfatto le vostre aspettative?
Sicuramente sì. E' un torneo molto valido, organizzato molto bene, dove ci sono squadre di buona e ottima qualità. 

4)Siete sicuramente soddisfatti del risultato finale: "campioni d'Italia". È stata una sorpresa o puntavate al titolo fin dall'inizio?
No, sinceramente non puntavamo al titolo fin dall'inizio... tant'è che il giorno precedente alle partite e all'evento siamo andati tutti insieme a mangiare fuori e in molti siamo andati a ballare. Solo in pochi sono rimasti in albergo a riposare, anche perché eravamo abbastanza consapevoli che forse non avremmo nemmeno passato il girone. Però pian piano le cose si sono sistemate, messe a posto, e a quel punto ci abbiamo creduto fino in fondo.

5)Com'è il livello generale delle finali? Competitivo? Le altre squadre vi hanno dato del filo da torcere? 
Sicuramente la squadra che ci ha dato più filo da torcere, secondo me, è stata l'unica squadra che pratica calcio a 7 a livello agonistico, cioè giocano calcio a 7 tutto l'anno. Se non sbaglio si chiamava "Bobbe Malley" ed è stata l'unica nostra sconfitta netta, ovvero abbiamo perso 4-0. Potevamo poi incontrarli in finale, ma hanno perso la semifinale per fortuna nostra, perchè giocavano veramente bene. Anche se... non ce n'era per nessuno!

6)Giudizio generale su: staff, organizzazione della giornata, centro sportivo e tutto il resto che vi viene in mente
Come centro sportivo è paragonabile a Coverciano, dove si allena la nazionale, quindi non importa aggiungere altro: spettacolare! Lo staff a noi è piaciuto tanto, soprattutto Mario e Noemi se non mi sbaglio... che anche alle nostre domande che rompevano un po' i cosiddetti, cercavano di soddisfare le nostre richieste e spiegarci le motivazioni, rispondendo alle nostre domande.

7)E' impossibile in una squadra trovare un'idea omogenea: ma quali sono le squadre italiane di calcio a 11 a cui vi ispirate?
Sicuramente siamo quattro juventini, anche se veniamo da Firenze. Essendo juventino non posso che ispirarmi alla mia squadra del cuore, ma anche al Napoli e alla Fiorentina, che sono le squadre che propongono il miglior gioco.

8)Qual è stata la vostra mascotte? Dedicate la vittoria a qualcuno in particolare?
La nostra mascotte ovviamente è stata Simone Capoti (D'Artagnan n.d.r.), una presenza fondamentale, senza cui non si sarebbe diventati sicuramente campioni d'Italia, perché la stanchezza dopo un po' prende il sopravvento. Grazie al suo sorriso e alle ca**ate che sparava, ci ha tenuto sempre attenti e concentrati. Un ringraziamento va anche ovviamente al mister Lorenzo Lucì, che ha saputo caricarci per tutte le partite in maniera diversa, dandoci sempre motivazioni.